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Il manuale del perfetto accarezzatore: le coccole fanno bene al micio e a noi!

Il manuale del perfetto accarezzatore dice che sono i gatti a dover prendere l’iniziativa. A loro piace essere coccolati accanto alle orecchie e sotto il mento.

Farlo nel modo giusto è utile a lui e a voi. Secondo i ricercatori della Washington State University accarezzare un cane o un gatto anche solo per una decina di minuti è efficace per ridurre i livelli di stress e per migliorare lo stato di benessere generale. Pochi minuti d’interazione con gli animali domestici sono sufficienti ad abbassare i livelli del cortisolo, l’ormone dello stress).
Esiste una scienza per tutto, anche per una cosa che sembra semplice quanto accarezzare i gatti. Si dà spesso per scontato che a loro piaccia essere accarezzati, ma non è sempre detto che l’interazione con l’uomo sia naturale. La scienza dice anzi che i gatti devono abituarsi col tempo alle carezze per stare davvero bene e che dipende anche dalle caratteristiche di chi le fa.

La scienza ci dice come farle al meglio e il primo segreto è far condurre il gioco al felino.

Le ricerche dimostrano infatti che le interazioni con i gatti durano di più quando è il micio a prendere l’iniziativa. A spiegare come accarezzare i gatti secondo la scienza è Lauren Robin Finka, della Nottingham Trent University, esperta di comportamento dei gatti, su The Conversation.

Bisogna lasciare la scelta al gatto, anche se ti sale sul computer o se sceglie di accoccolarsi accanto a te con tutto il suo pelo quando fuori ci sono quaranta gradi. Se se ne va poi non bisogna rincorrerlo. Ha deciso che il tempo delle coccole è finito.

È necessario poi anche il rapporto con la persona che lo accarezza: uomo o donna, adulto o bambino. Contano caratteristiche e personalità. Dal punto di vista del gatto poi conta la pazienza che non è però direttamente collegata a felicità e soddisfazione.

Dove accarezzare i gatti? Quelli più amichevoli si divertono a essere toccati nelle zone in cui si trovano le ghiandole facciali: la base delle orecchie, sotto il mento e intorno alle guance. Questi posti sono generalmente preferiti rispetto ad aree come la pancia (punto delicato che i gatti espongono solo se si fidano completamente della persona), la schiena e la base della coda.

Se il gatto non gradisce le carezze allontana la testa, non fa le fusa e il pelo tende a incresparsi sulla schiena. Se invece gli piacciono fa le fusa, la postura è rilassata, le orecchie sono dritte e poi, quando sente la mano fermarsi, dà una leggera spinta per far ricominciare l’accarezzatore.