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Ecco cosa fare se troviamo per strada un animale selvatico in difficoltà

Durante il lockdown, con gli umani chiusi in casa, gli animali selvatici hanno preso confidenza e si sono spinti in zone centrali della città di norma affollate e rumorose. Ma, anche con il nostro graduale ritorno alla normalità dopo l’emergenza Coronavirus alcuni esemplari tentano ancora qualche sortita tra monumenti e bancarelle. Per questo l’Ente nazionale protezione animali (Enpa), in occasione della Giornata mondiale della biodiversità, fissata per il 22 maggio, ha pubblicato una lista di comportamenti da tenere nel caso ci si imbatta in un animale ferito o disorientato perché al di fuori del proprio habitat.

Partiamo dalle basi: gli animali selvatici sono specie protette, per questo è vietato portarli a casa anche se si ha la buona intenzione di prendersene cura.

Se sul marciapiede si incontra un passero, un merlo, un riccio, una volpe o un cinghiale che ha bisogno di un veterinario la prima cosa da fare è contattare il Centro recupero animali selvatici (Cras) più vicino.

🆘 In attesa dell’intervento degli esperti, ecco come possiamo renderci utili:

✅ Se in giardino vediamo camminare una rondine o un rondone, bisogna raccoglierli e aiutarli a spiccare il volo. I genitori non seguono i piccoli usciti dal nido e finiti a terra e sono quindi destinati a morire.

✅ Niente paura se si trova un pipistrello ferito, è innocuo. In questo caso, in attesa dei soccorsi, si consiglia di mettere l’animale in una scatola dandogli solo dell’acqua.

✅ Può invece far tremare le gambe l’incontro con un cinghiale. Anche se la sua stazza può spaventare, lui ha ancora più paura di noi. Quindi è fondamentale non mettersi a correre e indietreggiare lentamente portandosi dietro il cane, se in quel momento è in nostra compagnia. Una volta al sicuro, contatta il Cras più vicino.

✅ Un comportamento simile va tenuto se tra qualche cespuglio si scorge un capriolo: è nascosto in attesa della mamma, quindi per non spaventare entrambi è opportuno non intervenire.

✅ Infine, se si incontra un uccello piccolo ancora non in grado di volare, ma che saltella con gli occhi aperti, guai a prenderlo. È in corso la lezione di sopravvivenza tenuta dalla mamma. Solo se è in pericolo, ad esempio in mezzo a una strada trafficata, lo si può prendere per appoggiarlo nella siepe più vicina.


Fonte: Mashable Italia